|
I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni - CAPITOLO XVIIPassa i campi, passa la sodaglia, passa le macchie, attraversa il bosco,
guardando in qua e in là, e ridendo e vergognandosi nello stesso tempo, del
ribrezzo che vi aveva provato poche ore prima; è sul ciglio della riva, guarda
giú; e, di tra i rami, vede una barchetta di pescatore, che veniva adagio,
contr'acqua, radendo quella sponda. Scende subito per la piú corta, tra i pruni;
è sulla riva; dà una voce leggiera leggiera al pescatore; e, con l'intenzione di
far come se chiedesse un servizio di poca importanza, ma, senza avvedersene, in
una maniera mezzo supplichevole, gli accenna che approdi. Il pescatore gira uno
sguardo lungo la riva, guarda attentamente lungo l'acqua che viene, si volta a
guardare indietro, lungo l'acqua che va, e poi dirizza la prora verso Renzo, e
approda. Renzo che stava sull'orlo della riva, quasi con un piede nell'acqua,
afferra la punta del battello, ci salta dentro, e dice: - mi fareste il
servizio, col pagare, di tragittarmi di là? - Il pescatore l'aveva indovinato, e
già voltava da quella parte. Renzo, vedendo sul fondo della barca un altro remo,
si china, e l'afferra. - Adagio, adagio, - disse il padrone; ma nel veder poi
con che garbo il giovine aveva preso lo strumento, e si disponeva a maneggiarlo,
- ah, ah, - riprese: - siete del mestiere. - Un pochino, - rispose Renzo, e ci
si mise con un vigore e con una maestria, piú che da dilettante. E senza mai
rallentare, dava ogni tanto un'occhiata ombrosa alla riva da cui
s'allontanavano, e poi una impaziente a quella dov'eran rivolti, e si coceva di
non poterei andar per la piú corta; ché la corrente era, in quel luogo, troppo
rapida, per tagliarla direttamente; e la barca, parte rompendo, parte secondando
il filo dell'acqua, doveva fare un tragitto diagonale. Come accade in tutti gli
affari un po' imbrogliati, che le difficoltà alla prima si presentino
all'ingrosso, e nell'eseguire poi, vengan fuori per minuto, Renzo, ora che
l'Adda era, si può dir, passata, gli dava fastidio il non saper di certo se lí
essa fosse confine, o se, superato quell'ostacolo, gliene rimanesse un altro da
superare. Onde, chiamato il pescatore, e accennando col capo quella macchia
biancastra che aveva veduta la notte avanti, e che allora gli appariva ben piú
distinta, disse: - è Bergamo, quel paese? - La città di Bergamo, - rispose il
pescatore. - E quella riva lí, è bergamasca? - Terra di san Marco. - Viva san
Marco! - esclamò Renzo. Il pescatore non disse nulla. Toccano finalmente quella
riva; Renzo vi si slancia; ringrazia Dio tra sé, e poi con la bocca il
barcaiolo; mette le mani in tasca, tira fuori una berlinga, che, attese le
circostanze, non fu un piccolo sproprio, e la porge al galantuomo; il quale,
data ancora una occhiata alla riva milanese, e al fiume di sopra e di sotto,
stese la mano, prese la mancia, la ripose, poi strinse le labbra, e per di piú
ci mise il dito in croce, accompagnando quel gesto con un'occhiata espressiva; e
disse poi: - buon viaggio -, e tornò indietro. Perché la cosí pronta e discreta
cortesia di costui verso uno sconosciuto non faccia troppo maravigliare il
lettore, dobbiamo informarlo che quell'uomo, pregato spesso d'un simile servizio
da contrabbandieri e da banditi, era avvezzo a farlo; non tanto per amore del
poco e incerto guadagno che gliene poteva venire, quanto per non farsi de'
nemici in quelle classi. Lo faceva, dico, ogni volta che potesse esser sicuro
che non lo vedessero né gabellieri, né birri, né esploratori. Cosí, senza voler
piú bene ai primi che ai secondi, cercava di soddisfarli tutti, con
... continua a leggere ...
|
|